Nicola Bedin:
<<A causa dell’emergenza Coronavirus, gli ospedali italiani – in particolare quelli delle zone più colpite – si sono trovati ad affrontare un enorme afflusso di pazienti Covid-19, per gestire i quali sono state fortemente limitate tutte le altre prestazioni sia di ricovero che ambulatoriali. Un grande volume di servizi alla salute è stato interrotto: sono di fatto preservate le sole prestazioni urgenti e indifferibili, come per esempio quelle connesse alle malattie oncologiche o a patologie cardiache acute. Siamo oggi di fronte ad un imponente marea montante di visite mediche, di esami diagnostici e di cure rimandate, sospese in un’attesa che se dovesse perdurare ancora a lungo potrebbe avere conseguenze anche gravi sullo stato di salute degli italiani>>.
La Stampa, 7 aprile 2020
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